A molti potrebbe essere capitato di avere tra le mani un oggetto e vederlo cadere dalle mani all’improvviso, può essere tipico di una malattia da non sottovalutare.
Ognuno di noi può avere diversi pensieri che tengono occupata la mente, è in questi casi che si può tendere a essere maggiormente sbadati, al punto tale da dimenticare cose importanti o ritrovarsi tra le mani un oggetto e accorgersi solo successivamente che questo è caduto per terra all’improvviso. In genere si dà la colpa alla distrazione, ma non è detto che questa sia davvero la causa reale, almeno per quanto riguarda quest’ultima situazione.
Esiste infatti la possibilità che questo episodio, specie se ripetuto nel tempo a distanza ravvicinata, possa essere da addebitare a uno dei primi sintomi che possono manifestarsi a causa di una grave malattia. Non è necessario ovviamente allarmarsi a priori, a maggior ragione, senza certezze, ma è bene verificare se il problema si verifica più volte e parlarne con il medico, che deciderà se siano necessari ulteriori accertamenti.
Pensare che si possa avere una grave malattia semplicemente perché si ha un oggetto tra le mani e questo cade a terra può sembrare assurdo, almeno a chi non è un esperto di medicina. A volte, infatti, questo può verificarsi semplicemente perché non lo si è afferrato bene o si sta pensando ad altro, e invece la ragione potrebbe essere un’altra e da non sottovalutare.
Questo può essere infatti un segnale premonitore dell’ictus, che può manifestarsi con una maggiore debolezza muscolare e difficoltà di coordinazione, che possono rendere quindi difficile anche fare cose semplici come questa. La sensazione può riguardare in modo particolare un braccio o una gamba, o eventualmente altre parti del corpo che possono essere colpite. In casi simili è determinante non perdere tempo, a maggior ragione se si fatica anche ad articolare le parole e a stare in piedi, per questo si dovrebbe contattare al più presto un medico o chiamare un’ambulanza.
Si tratta purtroppo di una patologia che è fortemente diffusa e che prevede circa 200 mila casi all’anno, di questi l’80% sono nuove manifestazioni, mentre il 20% sono ricadute, e può riguardare soprattutto le donne. A generarlo è una lesione cerebro-vascolare causata dall’interruzione del flusso di sangue al cervello per una ostruzione o la rottura di un’arteria. L’infarto è in genere determinato da una sola causa, in questo caso invece possono contribuire diversi fattori, come un’emorragia, un’ischemia, ovvero un embolo che si stacca da una placca aterosclerotica dei grossi vasi del collo (carotidi) o dal cuore per una aritmia cardiaca (fibrillazione atriale), o una malattia dei piccoli vasi intracranici.
Riconoscerne i sintomi può essere davvero provvidenziale. In genere sono cinque i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione: l’incapacità di esprimersi o di comprendere qualcuno che sta parlando, l’oscuramento o la perdita di visione da un solo occhio, una vertigine improvvisa che porta a sbandamento o cadute e/o un grave mal di testa, debolezza o insensibilità di una metà del volto o di uno degli arti (braccio o gamba) della metà del corpo, che può essere caratterizzata anche da formicolii. Anche solo la comparsa di una di queste situazioni dovrebbe portare a chiamare il 118.
Prevenire è comunque possibile. È utile seguire la dieta mediterranea, puntando su un apporto adeguato di frutta e verdura, legumi, cereali, olio di olive e uno scarso apporto di grassi animali (poca carne, meglio bianca rispetto alla rossa, e più pesce), fare attività fisica (basta una camminata di 20-30 minuti a passo spedito) e ridurre o eliminare fumo e alcol.