Milano Design Week, turisti “truffati”: tutti invitati ad un evento che non esisteva

Incredibile ma è successo: durante la Milano Design Week centinaia di turisti sono stati ingannati. Sono stati tutti invitati ad un evento che, però, non esisteva.

Durante la Design Week, Milano viene letteralmente “invasa” da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. In particolare, ogni anno, è sempre massiccia l’affluenza di giovani studenti di Design e Architettura che arrivano dal Brasile piuttosto che dal Giappone o dalla Cina.

milano duomo, gente nella piazza e due uccelli che volano
Milano Design Week, turisti “truffati”: tutti invitati ad un evento che non esisteva/Conosceremilano.it

Oltre al tradizionale Salone del Mobile che si tiene a Rho Fiera, moltissimi sono gli eventi sparsi in giro per tutta la città e, soprattutto, ci sono molte installazioni di artisti emergenti. Per i giovani, in pratica, si tratta di una settimana di continue feste a cielo aperto a cui accedere gratuitamente.

Ma quest’anno è successo qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, qualcosa che non era mai accaduto in tanti anni di Design Week: centinaia di turisti sono stati ingannati, raggirati. Sono stati tutti invitati ad un evento che, in realtà, non esisteva e quando se ne sono accorti era già troppo tardi. Ma qual era lo scopo di questa “truffa”?

Turisti ingannati alla Design Week: arrivano e scoprono che l’evento non esiste

Tra i tanti eventi organizzati durante la Design Week a Milano è facile perdersene qualcuno. I più attenti, però, si tengono costantemente aggiornati in modo da essere sempre presenti e vedere quelle installazioni particolarmente originali e degne di nota. Qualche giorno fa è successa una cosa mai accaduta in tanti anni: tutti sono stati invitati ad un evento che, però, non esisteva.

persone in galleria vittorio emanuele II a Milano
Turisti ingannati alla Design Week: arrivano e scoprono che l’evento non esiste/Conosceremilano.it

Ha fatto molto “rumore” l’esposizione delle opere di questo designer del tutto sconosciuto: Sgavi Penar. L’evento doveva tenersi in via San Maurilio 7, a pochi passi da Piazza Duomo. Naturalmente, un po’ per la curiosità e un po’ perché la zona è centralissima, l’affluenza è stata molta.

Una volta arrivati lì si sono resi conto tutti che non c’era nessuna esposizione. Anzi: l’artista non esisteva nemmeno. Una presa in giro organizzata alla perfezione. Ma per quale motivo? Per quale scopo? In realtà Sgavi penar altro non era che l’acronimo di Gran Pavesi. L’azienda aveva organizzato un aperitivo in collaborazione con Martini: i partecipanti hanno potuto sorseggiare un cocktail e sgranocchiare i nuovi snack Gran Pavesi.

Insomma una “truffa” andata a buon fine in quanto anche chi era andato lì con l’intenzione di vedere una mostra artistica, in realtà si è divertito e ha pure “scroccato” un aperitivo gratuito. L’azienda Gran Pavesi, oltre a far conoscere i nuovi lanci, voleva dimostrare che, alla fine, per la maggior parte delle persone, partecipare ad un evento anche interessante è sempre tutta una scusa per fare un aperitivo. Avrà ragione?

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