Per alcuni lavoratori è possibile andare in pensione a 62 anni di età avendo maturato solo 20 anni di contributi.
Una pensione anticipata che non tutti conoscono, permette di lasciare il mondo del lavoro 5 anni prima del raggiungimento del requisito anagrafico per richiedere la pensione di vecchiaia. Scopriamo di più.
Il pensionamento anticipato è il sogno di tanti lavoratori che non aspettano altro il momento in cui poter togliere la sveglia dal cellulare e godersi il meritato riposo. Un sogno che diventerà sempre più difficile da realizzare considerando la situazione in cui versa l’Italia. Troppi pensionati e pochi lavoratori ma visto che sono quest’ultimi a pagare la pensione con i contributi se un cambiamento non dovesse arrivare si rischia tra una decina o poco più di anni un crollo del sistema previdenziale. Mandare in anticipo in pensione i lavoratori rappresenta un costo troppo alto per lo Stato.
Già negli ultimi anni le condizioni di accesso agli scivoli pensionistici sono peggiorate e si prevede che nel tempo saranno sempre più restrittive. Chi ha la possibilità oggi di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, quindi, dovrebbe approfittarne. Le possibilità sono diverse, da Quota 103 con il pensionamento a 62 anni di età e con 41 anni di contributi alla pensione anticipata contributiva (64 anni di età e 20 di contributi). Noi cerchiamo lo scivolo che fa lasciare il lavoro a 62 anni e con 20 di contribuzione.
Cinque anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia – 67 anni di età e 20 di contributi – sono tanti. Quota 103, come visto, richiede questo requisito anagrafico ma anche un numero molto alto di contributi, ben 41. In più la misura è penalizzante perché prevede il sistema di calcolo contributivo per tutti, anche per chi ha iniziato a versare contributi prima del 1996.
Se si hanno pochi anni di contributi, quindi, che via c’è di pensionamento a 62 anni? Lo scivolo è la pensione anticipata contributiva che solitamente viene concessa a 64 anni di età e solo ai contributivi puri. Le lavoratrici donne possono anticipare ulteriormente l’uscita dal mondo del lavoro se hanno figli.
La Legge prevede, infatti, un taglio di 4 mesi sui contributi per ogni figlio avuto per un massimo di 16 mesi. Con 4 figli, dunque, si potrà andare in pensione a 62 anni e 8 mesi di età con 20 anni di contributi. Chi ha avuto un solo figlio potrà ottenere la pensione a 63 anni e 8 mesi, con due figli a 63 anni e 4 mesi e con tre figli a 63 anni.
Naturalmente bisognerà rispettare le altre condizioni di accesso alla pensione anticipata contributiva. Parliamo della soglia minima da raggiungere per lasciare il lavoro. Un assegno pensionistico parli almeno a 3 volte il minimo per tutti i lavoratori, limite che scende a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le lavoratrici con minimo due figli.