Se tagli l’erba in giardino senza seguire ciò che dice la legge, prendi 600 Euro di multa: ecco come evitare il peggio.
Tante persone hanno la fortuna di avere un giardino, un posto all’aperto dove potersi dedicare alla cura delle piante, di un orto. Qui ci si può anche rilassare ora che cominciano le belle giornate. È normale che però bisogna prendersi cura di questo spazio verde, tagliando l’erba, anche per evitare che qui arrivino troppi insetti ed altri “ospiti” indesiderati (come serpenti, roditori e quant’altro).
Ma quando compi l’operazione di tagliare l’erba in giardino, dovresti fare attenzione a ciò che dice la legge. Molte persone non sono informate in materia e quindi ingenuamente commettono un errore (che fra l’altro è molto comune) e si ritrovano a dover pagare ben 600 euro di multa. Come evitarlo? Ecco ciò che dovresti sapere.
Molte persone praticano il giardinaggio per rendere più bello da vedere il proprio spazio verde. Anche se questa attività è un antistress, potrebbe causare non pochi problemi a chi non è informato in materia di cura delle piante in spazi verdi come giardini, terrazzi, orti e balconi. Infatti, a tutto ciò si applicano regole di legge.
Queste attengono in particolare allo smaltimento di erba, foglie, legna, ramaglie, terriccio e altri scarti naturali, ossia materiale che rientra nella vasta categoria dei rifiuti urbani. Ogni Comune ha delle regole ben precise riguardo a questo tema per quanto concerne la raccolta differenziata e quindi come smaltire gli scarti in specifici bidoni o centri di raccolta.
Chi non le riposta, può incorrere in sanzioni amministrative pecuniarie. Il riferimento in materia è il Codice dell’ambiente, d. lgs. 152/2006 e l’art. 29 del Codice della strada (dal titolo “Piantagioni e siepi”), secondo cui i rifiuti da giardinaggio prodotti dai privati sono assimilati agli urbani e vanno gestiti come tali.
In particolare gli scarti verdi (materiali biodegradabili o facenti parte della categoria dei rifiuti organici compostabili), devono essere depositati e raccolti in bidoni dedicati (ad es. quelli dell’organico o del verde), oppure possono essere portati nei centri di raccolta comunali. Quindi questi rifiuti non vanno smaltiti nei normali bidoni della raccolta differenziata come erroneamente qualcuno penserebbe.
Inoltre alcuni Comuni possono offrire un servizio di ritiro a domicilio per i rifiuti da giardinaggio di notevoli dimensioni. In ogni caso, è per legge assolutamente vietato il loro abbandono per strada o nelle aree verdi, oppure bruciarli dopo la manutenzione del giardino. Insomma, ci sono diverse norme da seguire evitando così di inquinare. Le multe per chi non rispetta le regole sono variabili: vanno da decine di euro (nel caso di abbandono di rifiuti su suolo pubblico con potenziale rischio o intralcio) fino a importi superiori a 600 euro (tutto dipende da Comune a Comune).