Conosci la differenza tra fame omeostatica e fame edonica? In realtà sono molto differenti tra di loro e sono, soprattutto, regolate da istinti diversi.
Non sempre, ma a volte succede che si vuole mangiare non tanto perché si ha fame, ma solo perché si ha voglia di qualcosa di più sfizioso. Alzi la mano a chi non è mai capitato!

A volte, ci si ritrova davanti al frigo e bisogna scegliere tra un frutto o un cioccolatino, ad esempio. Se la nostra mente ci porta a scegliere il frutto allora quella si tratta di fame omeostatica. Se invece, al contrario la nostra preferenza cade sul cioccolatino ci troviamo di fronte alla fame edonica. Entrambe queste forme di fame influenzano le nostre decisioni alimentari, ma in modi diversi e talvolta contrastanti tra di loro.
In questo articolo, esploreremo come questi due tipi di fame influenzano il comportamento alimentare umano e come la loro influenza possa condizionare sulla nostra salute e benessere psicologico.
Fame omeostatica e fame edonica: ecco la differenza
Il comportamento alimentare umano è influenzato da una serie di fattori fisiologici, psicologici ed emotivi. La fame omeostatica e quella edonica non sono altro che due forze che spesso entrano in conflitto ma che, allo stesso tempo, collaborano per determinare cosa e quando mangiamo.

La fame omeostatica è una risposta biologica del corpo che si attiva quando c’è una carenza di energia, come una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue. Avendo il bisogno di una quantità costante di energia per funzionare correttamente, la fame omeostatica è il meccanismo che ci avverte quando è il momento di mangiare per cercare di ripristinare i livelli energetici.
In poche parole, è fondamentale per la sopravvivenza: è la fame che ci spinge a mangiare quando il nostro corpo ha effettivamente bisogno di nutrimento. Questo tipo di fame è meno influenzato dalle emozioni e dai desideri momentanei e risponde soprattutto ai segnali fisici di carenza energetica.
La fame edonica è guidata dalla ricerca del piacere e dalla gratificazione emotiva. È quel tipo di fame che ci spinge a mangiare per il gusto del cibo, per soddisfare un desiderio emotivo o per cercare conforto. In questo caso, il nostro cervello rilascia dopamina – il neurotrasmettitore del piacere -, che crea una sensazione di benessere.
Si potrebbe semplificare con il termine “cibo comfort”, in quanto questa fame si manifesta soprattutto quando ci sono momenti di forte stress, ansia, noia o tristezza.
Le scelte alimentari che si fanno giornalmente dipendono sia solo dalle esigenze nutrizionali del nostro corpo, ma sono anche influenzate dalle emozioni, dalle abitudini culturali e dal nostro ambiente sociale.
È importante cercare un buon equilibrio tra le due forme di fame, soprattutto per il nostro benessere psicofisico. Riuscire a comprendere come questi due tipi di fame interagiscono può aiutarci a fare scelte alimentari più consapevoli, prevenire problemi legati all’alimentazione e migliorare la nostra salute generale.
In poche parole, è importante trovare un equilibrio tra la necessità di nutrimento e il piacere del cibo. Questo è un passo importante per avere una vita più sana ed anche più soddisfacente.