Proponiamo una guida alla pensione di invalidità per i dipendenti pubblici essendoci tante novità nel 202 inserite nel Decreto PA.
Il 14 marzo 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge PA volto a richiamare i giovani verso il settore pubblico e a garantire la funzionalità delle Pubbliche Amministrazioni con contemporanea modernizzazione delle stesse.

Il Decreto PA si compone di tre parti, reclutamento, funzionalità e organizzazione con tante novità in diversi ambiti. L’assunzione di funzionari dipendenti degli Istituti Tecnici Superiori da parte di Regioni, Città metropolitane, Province ed enti è un bel passo in avanti. Citiamo, poi, la transazione digitale nel PIAO e la sicurezza informatica e la mobilità volontaria nella percentuale del 15% per tutte le Amministrazioni.
Importanti le nuove regole e procedure per i concorsi pubblici al fine di semplificare le nuove assunzioni nonché la conferma del riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero per i vincitori dei concorsi. Arriviamo, ora, all’argomento principale dell’articolo ossia la pensione di invalidità per i dipendenti di un’amministrazione pubblica. Il Decreto PA ha dato una nuova organizzazione alla disciplina inerente il riconoscimento della pensione di invalidità al lavoro per i dipendenti pubblici che saranno assunti o sono stati assunti dal 15 marzo 2025.
Come cambia il riconoscimento della pensione di invalidità
La novità principale riguarda l’inserimento di un unico riferimento normativo per l’accertamento dell’invalidità. Non solo, nel Decreto si definisce una più rapida erogazione – entro tre mesi – del Trattamento di Fine Rapporto per gli inabili e i non idonei che escono dal mondo del lavoro. Il tutto per avere un sistema più coerente ed efficace. Dal 15 marzo i criteri per valutare l’identità, l’inabilità e l’inidoneità lavorativa sono gli stessi e, dunque, lo saranno anche le misure previdenziali.

Questi cambiamenti eliminano le disparità tra amministrazioni, fissano regole chiare e trasparenti e riducono nettamente i tempi di versamento del TFR. Niente più differenze in base alla tipologia di contratto, alla data di assunzione e all’anzianità lavorativa. Ora tutto è più uniforme e semplice per gli iscritti a precisi fondi pensionistici ossia
- Gestione separata dei trattamenti pensionistici ai dipendenti dello Stato,
- Cassa per le pensioni ai sanitari,
- Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali,
- Cassa per le pensioni agli insegnanti d’asilo, scuole elementari parificate,
- Fondo pensione del personale delle Ferrovie dello Stato,
- Cassa per le pensioni agli Ufficiali giudiziari, aiutanti ufficiali giudiziari e coadiutori,
- Fondo Quiescenza Poste.
Non sono coinvolti dal nuovo Decreto le Forze Armate, le Forze di Polizia e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.