Canone Rai, la comunicazione del rimborso sta arrivando a molti: cosa fare subito

Anche a te potrebbe arrivare la comunicazione del rimborso del Canone Rai: se la ricevi, fai così subito.

Il Canone RAI è un’imposta obbligatoria da pagare quando si possiedono, sostanzialmente, dei televisori. Quindi, chi ha un’utenza domestica residente di fornitura elettrica, pagherà il Canone che, per il 2025, è di 90 euro e, in linea di massima, viene addebitato direttamente in bolletta.

Bolletta con pagamento Canone Rai
Canone Rai, la comunicazione del rimborso sta arrivando a molti: cosa fare subito (ansafoto) – conosceremilano.it

Nei giorni scorsi molte persone hanno ricevuto una comunicazione che li informava del rimborso di questa imposta. Anche tu potresti riceverla nei prossimi giorni ed ecco cosa dovresti fare subito.

Cosa fare se ricevi la comunicazione del rimborso del Canone Rai

La comunicazione del rimborso del Canone Rai è, in realtà, una truffa. In vari Comuni dell’Abruzzo, infatti, sono stati denunciati dei tentativi di truffa a riguardo.

Donna con occhi chiusi e mani sulla testa con smartphone e carta di credito arancione
Cosa fare se ricevi la comunicazione del rimborso del Canone Rai – conosceremilano.it

Così, l’Osservatorio sulla legalità della Regione ha emesso un allarme per avvisare i cittadini. La truffa è stata così architettata: i truffatori, spacciandosi per dipendenti comunali, hanno utilizzato il pretesto di un rimborso del Canone Rai per cercare di ottenere informazioni bancarie e sottrarre denaro alle vittime. Il tutto è avvenuto mediante telefono (e potrebbe ancora essere così), in cui il finto dipendente comunale cercava di guadagnare fiducia negli anziani contattati, per farsi comunicare le loro coordinate bancarie e per sottrarre quindi somme di denaro.

Ci sono diversi modi per evitare queste truffe e per sensibilizzare l’attenzione soprattutto dei familiari di persone anziane, per evitare che avvenga il peggio. Sicuramente, se anche tu dovessi ricevere questa comunicazione, potrai tutelarti facendo subito questo. In linea di massima nessun ente pubblico chiederà ad un cittadino dei dati personali, bancari o codici di accesso. Men che meno per telefono.

Poi, in nessun caso bisogna effettuare bonifici o pagamenti su richiesta telefonica. Anche se la persona dall’altra parte del telefono mette pressione o adduce ad un’emergenza “altrimenti succederà qualcosa di spiacevole“, non fidarsi. Ancora, non aprire link inviati tramite sms o e-mail provenienti da sconosciuti, in quanto potrebbero contenere malware o indirizzare a siti falsi, ma ben fatti, che potrebbero indurre in errore.

Ogni giorno, inoltre, riceviamo chiamate da tanti numeri sconosciuti: il consiglio è sempre quello di non rispondere perché dall’altra parte della cornetta ci sarà qualcuno che cercherà, con insistenza, di ottenere informazioni. In caso di dubbio relativo a richieste di rimborsi o pagamenti non verificabili, contattare direttamente il Comune o l’ente interessato. Gli anziani, o comunque chi no sa come comportarsi, farebbe sempre meglio a consultare un familiare o una persona di fiducia prima di prendere una decisione.

E, infine, per tutti vale sempre e solo una cosa: segnalare immediatamente eventuali sospetti alle forze dell’ordine.

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