Hai ricevuto una multa perché sei passato con il semaforo rosso? Prima di pagarla ecco cosa devi sapere: in alcuni casi non è valida.
Nonostante sia già passato qualche mese dall’approvazione del nuovo Codice della Strada, sono ancora tantissime le infrazioni che vengono commesse ogni giorno e che richiedono, in alcuni casi, anche l’intervento delle forze dell’ordine, nonché il recapito di una sanzione da pagare, con annessa decurtazione di punti dalla patente.

Fra le tantissime infrazioni, una delle più comuni è quella di passare con il semaforo rosso. Un ‘reato’ che non solo piò essere perseguibile con una sanzione che varia da 167 euro fino a 665 euro, ma che può comportare anche la decurtazione di 6 punti dalla patente, che possono diventare 10 se la persona che commette l’infrazione è un neopatentato. Il tutto ovviamente è regolato dal Codice della Strada e più precisamente dall’articolo 146.
Sei passato con il semaforo rosso? Ecco i casi in cui non devi pagare la multa
Nel momento in cui si riceverà la notifica della multa si avranno 5 giorni per poterla pagare ottenendo uno ‘sconto’ sulla cifra totale che scende quindi da 167 euro a 116,90. Tuttavia, prima di procedere con il pagamento si potranno analizzare le condizioni in cui è stata commessa l’infrazione e valutare se la multa dovrà essere pagata realmente oppure si potrà contestare, potendo così ottenere anche l’annullamento.

Prima di pagare la multa perché si è passati con il semaforo rosso, è importante sapere che esistono specifiche situazioni in cui è possibile contestare la multa:
- Malfunzionamento del Photored: si tratta del dispositivi in grado di rilevare il superamento della linea d’arresto da parte del veicolo. Quindi, se non correttamente revisionato o settato, potrebbe generare un errore che permetterebbe di contestare la multa;
- Semaforo giallo con una limitata inferiore di durata: per legge il semaforo giallo dovrebbe durare almeno 3 secondi, se così non fosse, il conducente potrebbe non avere il tempo materiale per arrestare il veicolo potendo così contestare la multa;
- Stato di necessità o di legittima difesa: ossia il conducente dovrà dimostrare di aver commesso l’infrazione perché in grave pericolo o per un’urgenza;
- Vizi formali del verbale: se nel verbale manca anche un solo degli elementi fondamentali come data, ora, generalità ecc..la multa potrà essere contestata.
Da oggi quindi, prima di pagare, è meglio verificare tutte queste condizioni. Tuttavia, è sempre importante guidare con prudenza e rispettare le regole stabilite dal Codice della Strada.