Come utilizzate i soldi dell’Assegno Unico? Ci sono delle limitazioni da considerare che potrebbero mettere in grossi guai.
Siete disposti a pagare una multa da 3.000 euro? Immaginiamo di no, ecco perché dovreste conoscere approfonditamente la normativa che disciplina l’Assegno Unico Universale, la misura dedicata alle famiglie con figli a carico.

Ogni mese i nuclei familiari con figli minorenni, maggiorenni under 21 o disabili ricevono l’Assegno Unico a partire dal giorno 20. Una somma diversa in base all’ISEE, variabile da 57 a 200 euro circa per ogni figlio a carico a cui si aggiungono le maggiorazioni previste al verificarsi di specifiche condizioni. La misura rappresenta un aiuto importante per le famiglie che hanno numerose spese da affrontare mensilmente. I soldi vengono erogati sul conto corrente del richiedente, solitamente uno dei due genitori.
I figli maggiorenni, invece, possono ricevere l’Assegno direttamente in modo tale da spendere il denaro in autonomia. Proprio in relazione alle spese da effettuare ci sono delle importanti puntualizzazioni da conoscere. La normativa disciplina il beneficio per tutelare i figli ossia i reali percettori dell’AUU. Ecco perché se il genitore utilizza i soldi per spese personali inutili può essere accusato di reato di appropriazione indebita con conseguenti sanzioni anche penali.
Quando scatta il reato di appropriazione indebita per il genitore
I soldi dell’Assegno Unico devono essere utilizzati correttamente soprattutto se la gestione è lasciata ai genitori, sposati, separati o divorziati. La Cassazione ha stabilito le circostanze che configurano un reato. In generale la misura serve per supportare le famiglie nella sua crescita, per semplificare e potenziare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. Significa che le somme percepite mensilmente devono essere usate per assicurare il migliore tenore di vita possibile ai figli.

Prima che a sé stessi, dunque, si deve prestare attenzione al benessere della prole e dunque è vietato spendere i soldi per spese personali e futili. La normativa specifica, poi, la ripartizione dell’AU per i figli tra genitori divorziati e separati indicando una equa divisione a chi esercita la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento condiviso con collocamento prevalente da uno dei due genitori, però, spesso le parti si accordano per l’erogazione dell’Assegno Unico solo al genitore collocatario.
Questo sarà tenuto a spendere i soldi per il figlio o scatterà il reato di appropriazione indebita punito dal Codice Penale con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 1.000 a 3.000 euro. Non è concesso, dunque, appropriarsi del denaro o della cosa mobile altrui di cui abbia a qualsiasi titolo il possesso (articolo 646 del Codice Penale).