I movimenti sul conto corrente che non dovresti mai fare: ti ritrovi il Fisco a casa

Ci sono movimenti sul conto corrente che sarebbe bene non fare, c’è il rischio concreto di essere oggetto di un controllo del Fisco.

Ognuno di noi tende a pensare di poter gestire i propri soldi nel modo che preferisce, principio che è certamente vero, ma con alcuni limiti. Il riferimento non è solo alla necessità di fare operazioni che siano rispettose della legge, ma anche a quei movimenti sul conto corrente che noi possiamo ritenere “normali”, ma su cui il Fisco ha un’idea del tutto diversa.

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Ci sono dei movimenti che l’Agenzia delle ntrate può ritenere sospetti sul conto corrente – Conosceremilano.it

In un ambito come questo, infatti, possiamo pensare di essere all’interno di una sorta di “Grande Fratello” personale, che ci porta a essere monitorati in merito a quello che facciamo per avere la garanzia che tutto avvenga in modo corretto. Esistono in modo particolare delle procedure che possono generare sospetti e che possono per questo avere come conseguenza un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Saperlo può essere utile per non farsi trovare impreparati.

Occhio all’Agenzia delle Entrate se fai questi movimenti sul conto corrente

Finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate può generare ansia un po’ in tutti, anche in chi sa di essersi sempre comportato correttamente. A volte infatti può bastare una piccola distrazione nella presentazione della dichiarazione dei redditi, nostra o da parte del consulente che la esegue, per ritrovarsi a pagare una multa anche salatissima.

Il timore, se possibile, diventa maggiore se questo accade a causa di alcuni movimenti sul conto corrente, che si ritiene di poter fare liberamente trattandosi di soldi propri. Il Fisco la pensa però diversamente e potrebbe essere interessato a saperne di più. I dubbi possono nascere innanzitutto quando si ricevono bonifici da privati, al di là di quelli legati all’attività professionale. Si tende ad avere delle perplessità se si verificano con una cadenza periodica e se la cifra è particolarmente elevata. Si dovrà così chiarire se questi non sono giustificati da redditi dichiarati o se non risultano associati a una prestazione lavorativa o a un’attività commerciale documentata. Se si rientra in quest’ultima casistica sarà necessario mostrare fatture e contratti. Si deve ricordare sempre di far inserire la causale e conservare i documenti che possono dimostrare a cosa sia dovuto quell’importo.

bonifico banca
Alcuni bonifici possono destare sospetti – Conosceremilano.it

Occhio inoltre al prelievo di contante dal conto corrente, che prevede limiti ben precisi, ma non sempre noti a tutti. In questo caso non è possibile superare i 10 mila euro nell’arco di un mese, poco importa se dovessero servire per uno scopo ben preciso. In questo caso la banca deve fare una segnalazione alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria), che dovrà capire a cosa siano destinati. Il ragionamento sarà lo stesso anche per i versamenti di denaro contante.

Tra i movimenti sul conto corrente che possono generare perplessità da parte del Fisco ci sono poi i bonifici che provengono dall’estero o che si inviano all’estero. Anche in questo caso può esserci la segnalazione alla UIF, istituita presso la Banca d’Italia, volta a verificare non ci sia un riciclaggio di denaro in corso.

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