Mettere in ordine casa non è né facile né semplice. Ma dietro al disordine si potrebbero nascondere dei motivi psicologici.
Hai casa sempre in disordine? Forse non sai che dietro a questo atteggiamento si potrebbe nascondere motivazioni psicologiche più profonde. Non è quindi solo una mancanza di tempo o pigrizia!

Le ragioni che portano al disordine sono spesso legate a fattori emotivi, psicologici e comportamentali che influiscono sul modo in cui una persona si rapporta al proprio spazio domestico. Per questo motivo, è importante fare un lavoro interiore per comprendere le radici -profonde – psicologiche che lo alimentano. Solo in questo modo si può sperare di vivere in un ambiente più armonioso e sereno, che cerca di riflettere, quindi, il nostro benessere mentale ed emotivo.
Gli specialisti del settore, ci aiutano a capire cosa si nasconde dietro a questo comportamento. Andiamo a vedere cosa significa avere una casa in disordine.
Casa in disordine? I motivi psicologici dietro a questa situazione
Ci sono diversi motivi che spingono le persone a mettere la casa in disordine. Tra le principali c’è il rimandare continuamente l’esecuzione di compiti, come fare le pulizie o riordinare. Dietro a ciò, si nasconde infatti un’attività che viene percepita come noiosa, faticosa e – soprattutto – senza gratificazione immediata. Alla fine, diventa tutto come un ciclo infinito: quando una persona ha la sensazione di non riuscire a gestire il proprio spazio, può sentirsi sopraffatta e impotente.

Un’altra motivazione è l’attaccamento eccessivo agli oggetti, noto come sindrome da accumulo. In cosa consiste? In poche parole, alcune persone non riescono a separarsi da alcuni oggetti, anche quelli che non hanno più un valore pratico o emotivo. Questa sindrome è spesso associata a un bisogno di sicurezza e di controllo, ma potrebbe essere legata a traumi emotivi, come, ad esempio, la perdita di una persona cara o eventi traumatici del passato.
Il disordine in casa può anche essere una manifestazione visibile di ansia o stress. La mente, quindi, è focalizzata su preoccupazioni più urgenti e il disordine diventa una conseguenza indiretta di uno stato emotivo di ansia. Anche qui ci troviamo però davanti ad un ciclo continuo: l’ambiente disordinato può, a sua volta, alimentare l’ansia.
Il disordine, inoltre, è legato a una condizione psicologica come la depressione. Le persone che vivono in questo stato, spesso, sperimentano una mancanza di energia e motivazione. Spesso non si pulisce casa quando si ha un senso di impotenza, di disinteresse o di perdita di piacere nelle cose che in passato, invece, erano fonte di soddisfazione. In poche parole, l’ambiente in cui si vive potrebbe riflettere lo stato d’animo negativo.
Chi ha un’autostima bassa o una visione negativa di sé potrebbe vedere l’ambiente disordinato come un riflesso della propria vita. Questo significa che se qualcuno si sentisse disorganizzato o incompleto a livello emotivo, si potrebbe inconsciamente creare un ambiente che rispecchia queste sensazioni. Potrebbe essere anche una manifestazione esterna di un disagio psicologico interno.
Le motivazioni per avere una casa in disordine sono tante e tutte diverse. Per riuscire ad uscire da questo stato, allora, bisogna cercare di stare bene con sé stessi.