La pizza è nata a Napoli intorno alla fine del 1800 e questa città rivendica con grande orgoglio questo piatto iconico. A Milano, però, ci sono due pizzerie davvero uniche con qualcosa di molto speciale.
Nessun piatto rappresenta di più l’Italia nel mondo della pizza la quale, nella sua versione originaria, ha proprio i tre colori della bandiera nazionale: il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella fiordilatte e il verde del basilico. Questa specialità è nata a Napoli verso la fine del 1800 e il capoluogo campano va molto fiero di questa “paternità”.

Anche se ormai questo piatto è diffuso lungo tutto lo “Stivale” e, anzi, in tutto il mondo, mangiare la pizza a Napoli è sempre un’esperienza unica e diversa. Milano, però, senza voler sottrarre nulla a Napoli, vanta due pizzerie davvero molto speciali, due pizzerie uniche e con una marcia in più.
Si tratta di due locali piuttosto recenti e non certo storici come l’Antica Pizzeria da Michele ma che hanno saputo conquistare il cuore di moltissimi clienti non solo per la qualità eccellente delle loro pizze ma anche perché sono nate con un obiettivo: essere inclusive nel senso più profondo del termine e permettere a tutti di conoscere e apprezzare la diversità.
Milano: queste due pizzerie hanno una marcia in più!
Se vivi a Milano non puoi non conoscerle, se hai deciso di fare una capatina per un fine settimana in occasione del Salone del Mobile sarà il momento giusto per provare queste due pizzerie che sono speciali e uniche e non solo per le ottime pizze che propongono ma anche per il progetto che portano avanti.

Le due pizzerie in questione sono PizzAut e Pit’sa. La prima si trova un po’ fuori dal centro della città, a Cassina De’Pecchi per la precisione mentre Pit’sa si trova in via Cadore, nel quartiere di Porta Romana, a due chilometri circa dalla rinomata Piazza San Babila. Entrambe queste pizzerie sono nate con uno scopo: favorire l’inclusività.
Includere persone con competenze e abilità che si discostano un po’, sotto alcuni aspetti, da quelli della maggioranza: ragazzi e ragazze diversamente abili. PizzAut, come si può forse già intuire dal nome, ha deciso di includere ragazzi affetti da autismo i quali si destreggiano con molta abilità tra i tavoli servendo fragranti pizze e altissimi boccali di birra. Pit’sa, invece, ha deciso di puntare su ragazzi con la sindrome di down e oltre al locale milanese ne ha un altro a Bergamo.

Il menù delle pizze è, in entrambi i casi, molto vasto. Da PizzAut si mangia la classica pizza con impasto napoletano: alto, soffice e super digeribile. Oltre alle farciture più tradizionali, il menù comprende anche pizze “speciali” e pizze gourmand. E’ sempre possibile anche avere l’impasto senza glutine.
Da Pit’sa, invece, l’impasto resta sempre alto ma più croccante, più “alla milanese” se vogliamo. Questa pizzeria ha anche un’altra particolarità: niente carne, pesce o salumi in menù. Le pizze sono quasi tutte vegane con un paio di opzioni vegetariane e gli ingredienti cambiano in base alla stagionalità. Il mio consiglio? La pizza fritta!