I vicini molesti possono essere denunciati per stalking condominiale. Vediamo in quali casi procedere per difendersi appellandosi alla Legge.
Vivere in un condominio ha vantaggi e svantaggi ma mai si sarebbe arrivati a pensare di essere stalkerati da un vicino. Eppure capita e anche molto spesso. Bisogna sapere, dunque, come difendersi per risvegliarsi da un incubo.

La scelta di vivere in un condominio è la più comune. Coppie e famiglie acquistano o affittano un appartamento consapevoli dei vantaggi e degli svantaggi di questa decisione. Tra i pro la condivisione delle spese e una maggiore sicurezza, tra i contro i costi mensili fissi, le limitazioni alla personalizzazione e la condivisione di spazi comuni. Bisogna essere fortunati nella scelta del condomini o meglio per i vicini che ti possono capitare. Se rumorosi, antipatici, indisponenti si farà fatica a mantenere il quieto vivere ma può andare anche peggio.
Sapete sicuramente chi sono gli stalker, persone che mettono in atto comportamenti persecutori nei confronti di un altro individuo. Spesso lo stalker è un ex partner ossessionato dalla fine della relazione però può accadere che lo stalker sia un conoscente o una persona estranea che a malapena si saluta con “buongiorno” e “buonasera”. A perseguitare potrebbe essere, ad esempio, un vicino dando vita al fenomeno dello stalking condominiale, una problematica riconosciuta dall’ordinamento giuridico italiano.
Quando denunciare un vicino per stalking condominiale
In generale si può parlare di stalking solo se i comportamenti persecutori vengono messi in atto sistematicamente. Un episodio sporadico non è considerato un atto persecutorio. Per procedere con una denuncia di stalking condominiale, dunque, il vicino molesto deve essersi macchiato di più episodi di comportamenti vessatori e ripetuti nel tempo nello spazio abitativo condiviso. Questi atti devono, poi, aver compromesso in modo significativo la serenità e il benessere psicofisico della vittima.

Gli atti persecutori sono puniti dall’articolo 612 bis del Codice Penale se causano una situazione di ansia o paura per la propria incolumità tanto da costringere a modificare le abitudini quotidiane. Il contesto condominiale peggiora il fenomeno perché avviene in uno spazio che permette prossimità fisica tra persecutore e vittima. Ma come si manifesta lo stalking? Tra le forme di comportamento persecutorio il controllo continuo delle attività della vittima, intimidazioni verbali e psicologiche, danni a beni di proprietà del soggetto perseguitato.
La vittima per denunciare lo stalker dovrà fornire prove a sostegno dell’accusa. Filmati, fotografie, registrazioni audio, testimonianze di altri condomini e anche registrazioni delle telecamere di sorveglianza (sentenza 32544 della Corte di Cassazione. In più dovrà presentare anche referti medici e perizie psicologiche a prova dello stato di ansia causato dalle azioni persecutorie. Durante il processo la parte offesa verrà chiamata a testimoniare per descrivere gli atteggiamenti dello stalker. Prima di arrivare alla denuncia si potrebbe provare a parlare con l’amministratore di condominio spiegando la situazione e chiedendo un intervento. Se nulla dovesse cambiare allora lo stalking condominiale andrebbe riferito alla Polizia o ai Carabinieri.