Attenzione: se noti la carne del pollo che presenta delle striature bianche allora non dovresti comprarla. Andiamo a conoscerne il motivo.
Il pollo è una delle carni più consumate al mondo, apprezzato sia per la sua versatilità, sia per il sapore delicato che per la sua facilità di preparazione. Alcune volte, però, nelle carni di pollo – in particolar modo nei petti – si possono notare delle caratteristiche particolari, come delle striature bianche.

Alcuni di noi non sanno cosa rappresentano ed in questo articolo andremo proprio ad analizzare questo fattore. Queste striature, che sembrano come linee sottili di grasso all’interno del muscolo, sono sempre più comuni e sono il risultato di un accumulo di grasso intramuscolare. La scelta migliore è quella di preferire un pollo che proviene da allevamenti che adottano metodi più naturali e sostenibili. Può essere, quindi, una scelta migliore per chi desidera carne priva di queste striature e di qualità superiore.
Ne parla anche la pagina di Instagram prevenzioneatavola, che ne prova a spiegare i motivi e le cause. La prossima volta che andiamo a comprare del pollo al supermercato dovremmo prestare più attenzione a queste piccole striature.
Petti di pollo: attenzione alle piccole striature bianche
Molte volte non ci facciamo caso, ma quando andiamo a comprare del pollo al supermercato, la carne potrebbe presentare delle striature bianche. Ma cosa sono? Come ho detto prima, se ne è parlato tanto anche sui social dove si è messo in evidenzia questo problema. Ecco cosa ha detto “le striature bianche sul petto di pollo si chiamano white striping: non sono altro che una miopatia muscolare”.

E spiega anche come “questo fenomeno è dovuto alle pratiche di allevamento intensivo che favorisce una crescita estremamente rapida dell’animale”. In poche parole, si tratta di “una crescita contronatura e che porta ad un aumento significativo della massa muscolare. Questa crescita accelerata causa la degenerazione delle fibre muscolari del povero animale”.
Le fibre danneggiate vengono, poi, sostituite dal tessuto connettivo e adiposo. In poche parole, dal grasso. Ed è questo che “dà origine a queste striature bianche nelle carni”.
Ci dà, inoltre, 3 motivazioni importanti per non mangiare questo tipo di pollo: la prima è che la carne che si presenta in questo modo ha meno proteine e più grassi “stiamo acquistando un prodotto meno nutriente” rispetto a tanti altri.
La seconda, invece, “la qualità di questa carne è scadente il white striping altera la struttura del muscolo e questo renderà la vostra carne più fibrosa, dura e meno succosa”. Come terza ed ultima spiegazione – ma non per importanza – riguarda di come “queste caratteristiche sono la prova di come questi animali siano stati allevati in condizione pessime”. Ovvero, “questi polli sono stati fatti crescere troppo velocemente causando problemi muscolari e più in generale sulla salute dell’animale stesso”.
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Il white striping rappresenta un segnale di bassa qualità della carne, soprattutto dal punto di vista nutrizionale. Quello che si dovrebbe fare è scegliere la carne di un pollo che proviene da allevamenti che adottano metodi più naturali e sostenibili.